VI. Rimedi per l’umidità di risalita
- Installazione della barrrera orizzontale di isolamento umidità: la posa o la riparazione di una barriera all’umidità è un metodo comune per prevenire il movimento verso l’alto dell’umidità. Se le fondazioni sono state costruite senza barriera e le murature poggiano sul terreno non è possibile ripararla e si devono usare altri sistemi.
- Impermeabilizzazione chimica all’umidità: i sistemi di iniezione chimica introducono sostanze chimiche idrorepellenti nelle pareti, creando una barriera contro l’umidità di risalita.
- Barriere fisiche: l’installazione di barriere fisiche, come membrane impermeabili, può impedire all’umidità di entrare nelle pareti. Attualmente sono sconsigliate a causa dei danni che causano alla stabilità degli edifici specialmente antichi o situati in zone sismiche.
- Miglioramento del drenaggio: Affrontare i fattori esterni, come lo scarso drenaggio intorno all’edificio, è essenziale per ridurre la probabilità di umidità di risalita. (Include i pluviali che scaricano vicino ai muri o i marciapiedi da cui si infiltra acqua etc.)
Approcci elettrofisici come soluzione all’umidità di risalita
I metodi elettrofisici sfruttano i principi dell’elettricità e della fisica per affrontare i problemi di umidità di risalita nelle pareti. Queste tecniche innovative offrono soluzioni non invasive e sostenibili per mitigare gli effetti dell’infiltrazione di umidità. Di seguito sono riportati i principali approcci elettrofisici impiegati per affrontare l’umidità di risalita:
1. Elettro-osmosi attiva:
- Principio: L’impermeabilizzazione elettroosmotica all’umidità comporta l’applicazione di una corrente elettrica continua alla parete interessata tramite anodi e catodi incorporati nella muratura.
- Meccanismo: La corrente elettrica contrasta la naturale azione capillare, respingendo l’acqua e impedendone il movimento verso l’alto.
- Vantaggi: Questo metodo relativamente poco distruttivo e può essere particolarmente efficace nel trattamento di vecchi edifici senza barriere orizzontali all’umidità o con barriere compromesse.
2. Impermeabilizzazione elettrocinetica dell’umidità
- L’impermeabilizzazione elettrocinetica dell’umidità impiega un campo elettrico per gestire l’umidità.
- Mobilità migliorata: questo metodo prevede la migrazione di ioni all’interno dei materiali da costruzione, alterando le loro proprietà per resistere al movimento dell’acqua.
- Applicabilità: È adatto a una vasta gamma di materiali, il che lo rende più versatile nell’affrontare i problemi di umidità di risalita anche per abitazioni private.
2A. Campi elettromagnetici – ecosmosi – elettrosmosi senza cavi:
- I campi elettromagnetici a bassa frequenza possono essere utilizzati per creare una barriera contro l’umidità di risalita.
- Si tratta di dispositivi semplici da installare senza elettrodi e cavi nei muri e esenti da elettrosmog. Onde biocompatibili.
- Interruzione dell’azione capillare: i campi elettromagnetici interrompono l’azione capillare, ostacolando il movimento verso l’alto dell’umidità.
- Efficienza energetica: questo approccio è spesso efficiente dal punto di vista energetico e minimamente invasivo.
3. Tecnologia a microonde:
- Le microonde vengono dirette nelle pareti interessate, generando calore che fa evaporare l’umidità. Queste onde infatti agiscono praticamente solo sull’acqua.
- Riscaldamento selettivo: il metodo riscalda selettivamente le aree umide, lasciando inalterati i materiali circostanti.
- Asciugatura rapida: la tecnologia a microonde consente un’asciugatura efficiente e rapida, riducendo al minimo le interruzioni durante il processo di bonifica.
- Problematiche: le microonde asciugano le murature e uccidono tarli e muffe ma non fermano la risalita capillare. Deve essere fermata con uno degli altri sistemi. Più adatto per deumidificare zone puntuali oppure dopo una perdita/infiltrazione.
4. Riscaldamento dielettrico E INFRAROSSI:
- Onde a RF: questo metodo prevede l’esposizione dell’area umida a onde a microonde o RF, causando riscaldamento ed evaporazione localizzati.
- Trattamento localizzato: il riscaldamento dielettrico e a IR consente di mirare con precisione alle regioni umide, riducendo il consumo di energia e ottimizzando l’efficacia.
- Il riscaldamento a radiofrequenza (RF) comporta l’applicazione di energia RF per riscaldare la parete umida.
- Asciugatura efficace: il riscaldamento RF facilita l’asciugatura controllata e uniforme dell’area interessata, eliminando l’umidità. Ovviamente se la risalita non viene fermata o gestita il muro si bagnerà di nuovo col tempo.
5. DEUMIDIFICAZIONE CON DISPOSITIVI “MAGNETICI” NON CONVENZIONALI
In commercio si trovano da parecchi anni dispositivi per la deumidificazione della risalita che non utilizzano energia elettrica e promettono risultati garantiti pena rimborso.
I principi di funzionamento non sono chiari e sembra utilizzino antenne per convogliare qualche “magnetismo” sul muro. Non essendo chiaro come funzionano è necessario fare attenzione dato che è possibile imbattersi in ciarlatani che promettono (soddisfatti o rimborsati) di risolvere qualsiasi tipo di umidità, incluso le muffe, il che non fa senso. Alcuni arrivano ad allontanare il calcare dai tubi, le zanzare, o addirittura i piccioni con questi dispositivi “radionici” “quantici” e più o meno magici.
Sommario
In conclusione, gli approcci elettrofisici presentano soluzioni promettenti per l’umidità di risalita, offrendo alternative efficienti e rispettose dell’ambiente. Questi metodi sfruttano il potere dell’elettricità e della fisica per gestire l’umidità in modo efficace, fornendo una gamma di opzioni per strategie di bonifica personalizzate e sostenibili.
Intonaci DI calce idraulica naturale nel RISANAMENTO dell’umidità NEI MURI
1. Introduzione:
- Gli intonaci risananti svolgono un ruolo cruciale nella bonifica dell’umidità di risalita fungendo da strato protettivo e decorativo sulle pareti.
- Traspirabilità: La scelta dei materiali in calce idraulica naturale è fondamentale per garantire la traspirabilità, permettendo all’umidità intrappolata di evaporare, riducendo il rischio di problemi legati all’umidità.
2. Intonaci a calce tradizionali:
- Significato storico: gli intonaci a calce sono stati utilizzati per secoli e sono rinomati per la loro traspirabilità e compatibilità con gli edifici storici.
- Calce idraulica: Gli intonaci a calce tradizionali spesso incorporano calce idraulica, che si fissa attraverso un processo di polimerizzazione idraulica, fornendo durata e resistenza all’umidità.
3. Calci idrauliche naturali (NHL):
- Composizione: L’NHL è derivato dal calcare con proprietà idrauliche naturali, il che lo rende una scelta eccellente per i materiali da costruzione.
- Meccanismo di presa: L’NHL si fissa attraverso una combinazione di reazioni idrauliche e di carbonatazione, creando un intonaco robusto e traspirante.
- Compatibilità con Edifici Storici: NHL è particolarmente indicato per il restauro di strutture storiche per la sua somiglianza con i tradizionali intonaci a calce.
4. Vantaggi degli intonaci di calce idraulica naturale neL RISANAMENTO dell’umidità di risalita:
- Traspirabilità: gli intonaci NHL permettono la diffusione del vapore acqueo, impedendo l’intrappolamento dell’umidità all’interno delle pareti.
- Flessibilità: gli intonaci NHL sono flessibili e possono adattarsi a lievi movimenti nella struttura dell’edificio senza fessurazioni.
- Compatibilità con i substrati: Aderiscono bene a vari substrati, migliorando la loro versatilità nella bonifica dell’umidità di risalita.
5. Tecniche di applicazione:
- Intonaco in facciata: L’applicazione di un intonaco di calce idraulica naturale all’esterno può creare uno strato protettivo contro la pioggia battente, riducendo il rischio di ingresso di umidità.
- Intonacatura interna: Internamente, gli intonaci NHL possono essere utilizzati come rivestimento di finitura, fornendo una superficie traspirante che aiuta nel controllo dell’umidità.
6. Considerazioni per un’applicazione efficace:
- Preparazione dei supporti: Una corretta preparazione della parete sottostante è essenziale per garantire una buona adesione e prestazioni dell’intonaco.
- Eliminazione e trattamento dei sali. I sali accumulati nella muratura devono essere eliminati con speciali impacchi o trattamenti prima di intonacare. Il primo strato di intonaco deve essere di calce idraulica e pozzolana con una formulazione adatta per resistere ai sali. (Rinzaffo anti sali.)
- Tempo di indurimento: Concedere un tempo di polimerizzazione sufficiente è fondamentale per garantire che l’intonaco sviluppi le proprietà e la resistenza desiderate.
- Distacco dal fondo/pavimento: L’intonaco non deve toccare il marciapiede all’esterno o il pavimento all’interno.
7. Aspetto sostenibile ed ecologico:
- Bassa impronta di carbonio: la produzione di calce idraulica naturale comporta un minor consumo di energia rispetto al tradizionale cemento Portland, contribuendo agli obiettivi di sostenibilità.
- Riciclabilità: gli intonaci a base di calce sono riciclabili e possono essere riutilizzati, riducendo gli sprechi e sostenendo pratiche edilizie rispettose dell’ambiente.
- Un intonaco di calce idrualica naturale non indurisce perché perde l’acqua come il cemento ma perché assorbendo CO2 dall’aria si ha la “carbonatazione” del supporto rendendolo praticamente una roccia calcarea. Resistente all’umidità. traspirante e inattaccabile dalle muffe.
8. Casi di studio e storie di successo:
- Restauri di edifici storici: molti edifici storici hanno utilizzato con successo intonaci a base di calce idraulica naturale nella bonifica dell’umidità di risalita, preservando l’autenticità delle strutture e affrontando i problemi di umidità.
In conclusione, l’uso strategico degli intonaci, in particolare quelli di sola calce idraulica fornisce un approccio versatile e sostenibile alla bonifica dell’umidità di risalita. Questi materiali non solo offrono rivestimenti protettivi e traspiranti, ma si allineano anche alle pratiche di costruzione rispettose dell’ambiente, contribuendo alla salute e alla resilienza a lungo termine delle strutture.
Barriere chimiche per l’umidità di risalita
Le barriere chimiche costituiscono un approccio ampiamente utilizzato ed efficace nella lotta contro l’umidità di risalita. Sfruttando vari composti e tecniche di iniezione, questi metodi mirano a creare una barriera idrorepellente all’interno dei materiali da costruzione, impedendo il movimento verso l’alto dell’umidità. Ecco un’esplorazione approfondita dell’uso delle barriere chimiche nella mitigazione dell’umidità di risalita:
1. Iniezione di barriera impermeabile All’umidità:
- Processo: Questo metodo prevede l’iniezione di uno strato chimico impermeabile direttamente nella parete interessata, creando una barriera contro l’umidità di risalita.
- Prodotti chimici comuni: silano, silossano e altri prodotti chimici idrofobici sono spesso utilizzati per le loro proprietà idrorepellenti.
2. Trattamenti silanici e silossanici:
- Agenti idrofobici: il silano e il silossano sono composti idrofobici che penetrano nella struttura porosa dei materiali da costruzione.
- Riduzione della tensione superficiale: riducono la tensione superficiale del materiale, rendendolo meno incline all’assorbimento capillare.
3. Sistemi di gel per iniezione:
- Gel viscosi: I gel contenenti composti idrorepellenti possono essere iniettati nella muratura, formando una barriera mentre si solidificano.
- Penetrazione efficace: questi gel possono penetrare efficacemente nei capillari della muratura, creando uno strato protettivo duraturo.
4. Barriere a base di silicati:
- Soluzione alcalina: isolamento a base di silicati prevedono l’iniezione di una soluzione alcalina nella parete, reagendo con i materiali da costruzione per formare una barriera resistente all’acqua.
- Mineralizzazione: Il processo favorisce la mineralizzazione dei materiali porosi, aumentandone la resistenza all’umidità.
5. Vantaggi delle barriere chimiche:
- Le applicazioni di barriera chimica sono realativamente invasive e se le murature non sono troppo spesse, richiedono piccoli fori per le iniezioni.
- Compatibilità: Sono compatibili con vari tipi di muratura e sono adatti sia per edifici vecchi che nuovi.
- Installazione rapida: il processo di richiesta è relativamente rapido e riduce al minimo i disagi per gli occupanti.
6. Considerazioni e limitazioni:
- Valutazione del sito: una valutazione approfondita dell’edificio e dei suoi materiali è fondamentale per determinare le sostanze chimiche e i metodi di iniezione più appropriati.
- Integrazione con gli isolamenti esistenti: le barriere chimiche devono essere progettate per integrare o migliorare gli isolamenti esistenti per un’efficacia ottimale.
- Nei vecchi edifici con muri molto spessi e/o disomogenei potrebbe essere difficile realizzare una barriera chimica efficace ed economica.
- Le barriere chimiche hanno ovviamente una durata limitata, l’umidità si aprirà spazi diversi tra i capillari e la barriera perderà efficacia nel tempo. La qualità della barriera e della posa è determinante nel risultato.
7. Monitoraggio post-applicazione:
- Monitoraggio del contenuto di umidità: Il monitoraggio continuo dei livelli di umidità nell’area trattata è consigliabile per garantire il successo a lungo termine della barriera chimica.
- Adattamento e rinforzo: le valutazioni periodiche consentono di apportare modifiche o rinforzi in base alle esigenze, garantendo una protezione duratura.
8. Alternative ecologiche:
- Formulazioni a base d’acqua: alcune moderne soluzioni di barriera chimica sono a base d’acqua, riducendo al minimo l’impatto ambientale e allineandosi alle pratiche di edilizia sostenibile.
In sintesi, l’uso di barriere chimiche nella mitigazione dell’umidità di risalita offre una soluzione versatile ed efficiente. Dai tradizionali metodi di iniezione agli innovativi sistemi di gel, questi approcci forniscono un’efficace linea di difesa contro le infiltrazioni di umidità. Una valutazione approfondita del sito e un’attenta applicazione sono fattori chiave per ottenere risultati ottimali.
Gestione del sale nei muri umidi CON risalita: comprensione, rilevamento e bonifica
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