umidità e muffa danno malattie

Umidità Ideale in Casa, Umidità e Temperatura idela. Occhio alle 3 Bufale

Qual è l’umidità ideale in casa?

E la giusta temperatura in casa? È possibile avere un clima ideale in casa?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ambienti umidi e mal ventilati possono aggravare malattie respiratorie e allergie.

Per vivere bene è necessaria sia una temperatura che un umidità ideale in casa e luoghi di lavoro.

In rete trovi molti articoli che ne parlano, e parecchie stupidaggini su quanto dev’essere l’umidità in casa!

La maggior parte sono copia-incollati da un sito all’altro.

Si trovano anche falsità come la bufala che: a 18° di temperatura l’umidità dovrebbe essere del 100%  – (A volte scrivono 80% o numeri a caso). (edit: ormai molti hanno corretto copiando da questo articolo…)

umidità ideale in casa
A volte l’umidità in casa è tutto tranne che ideale


18° di temperatura con 100% di umidità significa avere la nebbia in casa!
(a qualsiasi temperatura il 100% di umidità significa condensazione e sopra al 65% significa rischio muffa.)

80% di umidità non è l’umidità ideale in casa. Sei a rischio muffa.

È un’umidità troppo alta e si può formare facilmente umidità di condensa e muffa sui muri.

Il 100% di umidità, come dice la parola stessa, significa che l’aria è satura di vapore acqueo!

Altro che clima e umidità ideale in casa!


CLIMA E UMIDITÀ IDEALE IN CASA?

Ognuno percepisce il freddo, il caldo e e l’umido in modo diverso, quindi c’è una componente soggettiva su cosa sia il clima ideale in casa.

È anche vero che l’umidità ci fa sembrare il caldo più caldo e il freddo più freddo e questo è un dato di fatto. Quasi banale.

Spesso si alza la temperatura in casa solo perché si sente “freddo” ma in realtà è umido. Oppure sono spifferi e “ponti termici” che danno un senso di disagio climatico.

Aumentando (troppo) la temperatura in casa (sopra i 20°) si creano più facilmente le condizioni che portano a umidità di condensa e formazione muffa in casa.

Oltre alle considerazioni soggettive c’è anche una componente normativa, scientifica e oggettiva per determinare il clima più sano in cui vivere. E quale sia la giusta temperatura e umidità ideale in casa.

Si ritiene che il corpo umano stia meglio ad una temperatura da circa 20° fino a 24° –

E ad una umidità relativa dell’aria tra il 40 e il 60% a qualsiasi temperatura.

Temperature estreme = molto calde o molto fredde danno meno fastidio al corpo umano se c’è “secco.”

20° e 50% di umidità sono la temperatura e umidità ideale in casa.

Cosa che non sempre si può avere, ma ci si può avvicinare. Ovviamente in estate le temperature saranno ben più alte e se è alta anche l’umidità dà molto più fastidio, ma noi stiamo parlando di umidità ideale in casa in inverno o quando le finestre sono chiuse. (cosiddetto clima indoor)

  • Al di sotto del 40% di umidità in casa il clima diventa troppo secco.
  • Le mucose tendono a seccarsi e si avrà spesso sete.
  • Prosperano i batteri e i virus favorendo le malattie respiratorie, raffreddori infuenze e tosse.

I neonati soffrono particolarmente di un clima secco, infatti spesso vengono consigliati gli “umidificatori” (che in case umide poi creano disastri…)

Al contrario in un clima troppo umido:

  • Al di sopra del 60% di umidità in casa il clima è troppo umido.
  • C’è il rischio di formazione di umidità di condensa.
  • Si possono facilmente formare le muffe e sopra il 70% è praticamente certo.

La muffa, i pollini, lieviti ecc prosperano in un clima umido. I virus nel secco.

Troppa umidità in casa (sopra al 65%) quindi favorisce le allergie e la formazione muffe sui muri.


COME AVERE UMIDITÀ IDEALE IN CASA

Così chiami l’”esperto” per risolvere il problema. Vedi la pubblicità su facebook.

Si leggono tante di quelle scemenze nelle pubblicità dei no-muffa che la terra piatta è quasi più seria.

La tinta “antimuffa traspirante lavabile” (o è lavabile o è traspirante o è antimuffa, decidetevi!) o la pittura termica consigliata dal “cugino imbianchino” – la costosissima “super pittura termica che ossigena e depura”, il “kit brevettato” fai da te usato da milioni di persone. Poi ci sono gli inutili “test per la muffa”, scopri se hai la muffa tossica e per finire macchinari costosissimi brevettati, o un bel cappotto interno di polistirolo e/o di cartongesso.

E sicuramente avrai trovato chi vuole farti un buco nel muro “per arieggiare” o “il cappotto all’armadio”.

Le abbiamo viste tutte dai vari esperti. Abbiamo visto anche ditte che espongono cartelli fuori dalle case “abbiamo deumidificato questa casa con successo” – in realtà hanno fatto un preventivo e detto al proprietario che se accetta di appenderlo, se poi accetterà il preventivo riceverà uno sconto. 🙂

Non eliminano mai veramente la muffa perchè vendono “soluzioni” prima di trovare la vera causa della muffa e dell’eccesso di umidità ambientale.

E quindi non creano umidità ideale in casa.


NORMATIVE SU CORRETTO CLIMA TEMPERATURA E UMIDITÀ IDEALE IN CASA

La legge italiana prevende che la temperatura in casa nei mesi invernali con il riscaldamento acceso non debba superare i 20° il che rientra nella zona di clima ideale descritta sopra.

La legge prevede una tolleranza di + o – 1 grado.

20° con una umidità relativa massima del 65% rientra nella norma.

Non sempre la legge viene applicata, nei vecchi condomini in città come Milano ci sono spesso 23-25° in inverno e devono tenere le finestre aperte per avere una temperatura decente.

(Il che non sarebbe del tutto negativo dal punto di vista di umidità ideale in casa perché in questo modo li fa arieggiare moltissimo, peccato che sia un disastro ambientale, emissioni a manetta e con l’aumento dei costi dell’energia sarà un problema.)

Con l’introduzione delle valvole termostatiche e contatori di consumo le cose cambiano ma non per la muffa. E anche con le nuove caldaie e disposizioni per risparmiare.

Infatti qualcuno ha iniziato ad avere più problemi di umidità di condensa muffa e freddo in casa perché adesso ha temperature ben più basse e addio umidità ideale in casa.

Termoigrometro da casa per umdità ideale
Termoigrometro per controllare l’umidità ambientale. Un allarme muffa segnala il momento di arieggiare o intervenire!

In casa in inverno dovresti avere in media 18° in camera da letto e 20° nelle zone giorno.

Con una tolleranza di più o meno un grado.

Con umidità media del 50% a qualsiasi temperatura e quella è l’umidità ideale in casa.

Si può dire che 40% e 60% di umidità relativa siano il minimo e massimo.

65% è il massimo secondo le norme con una temperatura di 20°

Semplice no?

Di chi è la colpa se clima o umidità in casa non sono ideali?

Se in casa hai 20° e non più di 65% di umidità e nonostante questo si forma la condensa o muffa sui muri, allora colpa è della casa. (ci sono errori strutturali, progettuali o infiltrazioni ecc da trovare).

Se hai più del 65% di umidità in casa o non hai 20° potrebbe essere colpa di chi la abita che non riscalda e non arieggia correttamente la casa.

A volte è colpa della casa a volte dell’inquilino e nascono controversie.

Se  acquisti un igrometro-termometro puoi tenere umidità e temperatura sotto controllo.

Sopra i 65% di umidità relativa è allarme rosso, non è umidità ideale in casa.

Con umidità superiore al 65% la formazione di condensa o muffa in inverno è quasi certa.

La muffa fiorisce solo quando l’umidità in casa è in eccesso. Stiamo ovviamente parlando di stagione invernale. In estate con le finestre aperte è difficile avere un’umidità ideale in casa, se si tiene aperto si ha l’umidità in casa uguale a quella esterna.

In estate se hai uno scantinato o taverna attenzione a come lo arieggi.

In estate tieni le finestre chiuse e tapparelle abbassate durante le ore più calde per tenere più fresco e meno umido non ci sarà un’umidità ideale in casa però migliora.


Con Umidità Ideale in Casa non si Forma Condensa e Muffa:

La chiave per comprendere l’umidità di condensa è il Punto di Rugiada.

Punto di Rugiada umidità ideale in casa
Se l’umidità è eccessiva si condensa su materiali più freddi

Ad ogni coppia temperatura e umidità, c’è un punto (una temperatura) in cui l’umidità nell’aria si condensa sottoforma di goccioline d’acqua.

Si tratta di una temperatura ben precisa detta Punto di Rugiada.

A 22° di temperatura e 70% di umidità – il punto di rugiada è 16.3°  (vedi tabella o calcolatore punto di rugiada)

È molto facile in inverno, specialmente di notte quando il riscaldamento è basso o spento e all’esterno è più freddo, – che un angolo tra parete e soffitto o pavimento sia a 16.3° o anche più freddo!

Perciò in quel punto si avrà condensazione a aumento dell’umidità relativa.

Non è di certo il clima o l’umidità ideale in casa, specialmente nella camera da letto.

In quelle zone crescerà la muffa.

Perché la muffa ha bisogno di umidità per vivere. (Nota bene: per formarsi muffa non è necessario che si arrivi alla condensa, si forma già prima (al 80%).

È possibile misurare caso per caso quando e dove succederà.

NOTA BENE: per fare questi calcoli serve un’indagine termografica e igrometrica. Non una video conferenza o sopralluogo su whatspp con guru della muffa.

 Tabella Temperatura/Umidità e punto di rugiada.
Trova il punto dove inizia l’umidità di condensa e per capire come avere un clima e umidità ideale in casa.
Tabella punto di rugiada umidità di condensa e muffa
Ad ogni coppia temperatura-umidità corrisponde una temperatura in cui l’umidità condensa: detto Punto di Rugiada. Utile per avere un umidità ideale in casa.

Segui la tabella con un termoigrometro tieni sotto controllo l’umidità di condensa ed eviti la muffa.

Come abbiamo detto la muffa non ha bisogno che la tua parete arrivi al punto di rugiada per formarsi.

Anche se non si arriva alla formazione di condensa, la muffa può prolificare già al 80% di umidità superficiale e quindi cresce ad una temperatura di qualche grado più alta del punto di rugiada. (ci sono dei software e tabelle per calcolare queste cose che si applicano nelle varie zone d’italia a seconda del clima locale, tipo di casa etc).

Come avvicinarsi ad un’umidità ideale in casa

Quando l’umidità supera il 65% (in inverno) puoi aprire bene (spalancare) le finestre e diminuire l’umidità arieggiando e facendo circolare l’aria per pochi minuti. O usare un deumidificatore elettrico. Non lo “split” del condizionatore che serve solo in estate col caldo/umido.

Richiedi la nostra Guida gratuita su Come Evitare la Muffa arieggiando e riscaldando correttamente.

Se arieggiare e riscaldare correttamente non risolvere il problema è ora di un sopralluogo strumentale per scoprire cosa causa il problema e come risolverlo.

E iniziare ad avere un clima e umidità ideale in casa che tenga lontane le muffe.

Umidità Eccessiva in Casa Crea Condense e Muffe: un Ambiente Malsano.

Umidità e Muffe possono farti ammalare?

La risposta è nì, ma ciò che è sicuro è che dovresti evitare sia l’eccesso di umidità che la muffa in casa e dovresti chiamare un esperto se hai questi problemi che non si risolvono.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato le linee Guida “Umidità e Muffa, Linee Guida per la Qualità dell’Aria all’Interno di Edifici.”

Analizza l’influenza sulla salute degli edifici affetti da umidità, muffa e cattiva ventilazione.

L’OMS ritiene che favoriscano una serie di malattie respiratorie e allergie e che contribuiscano anche a mal. Specialmente nei bambini.

Da alcuni anni si parla di “sick building” cioè di “edificio malato” = che favorisce malattie.

Molte persone soffrono di “sick building syndrome” cioè sono malate a causa del tempo passato dentro ad edifici malsani.

Il che non ha niente a che vedere con la famosa “muffa tossica” o “muffa cancerogena” su cui girano un sacco di bufale per spaventare la gente e vendere prodotti antimuffa a caro prezzo.


UMIDITÀ IDEALE IN CASA. CLIMA IDEALE NEGLI EDIFICI.

Estratto dalle Linee Guida Organizzazione Mondiale Sanità su Umidità e Muffa negli Edifici.

Linee Guida Organizzazione Mondiale Della Sanità su Umidità e Muffa

L’eccesso di umidità danneggia la salute degli occupanti delle case, ed è anche un grave rischio per le strutture edilizie.

Rischia anche di far marcire le strutture in legno e favorisce la crescita microbica.

Anche i materiali da costruzione possono essere degradati dai processi chimici indotti dall’umidità.
Il controllo dell’umidità, compresa la ventilazione, è il metodo principale per limitare le muffe e gli acari.

È evidente che è necessario un sufficiente flusso di aria esterna per:
• ventilare e rimuovere sostanze inquinanti generate all’interno,
• per togliere umidità dell’aria interna o per diluirne la concentrazione a livelli accettabili per la salute e il comfort degli occupanti;
• impedire il degrado della costruzione.

Una ventilazione inefficace può portare a grave problemi di salute e danni alla costruzione.

Si dovrebbero evitare o ridurre al minimo l’umidità persistente e la crescita microbica (muffe) sulle superfici in quanto possono provocare effetti negativi sulla salute.

Gli indicatori di umidità e di crescita microbica includono:
• presenza di condensa su superfici o nei muri,
• muffa visibile,
• odore o percezione di muffa,
• danni causati dall’acqua anche in passato,
• perdite o penetrazione (come infiltrazioni e umidità di risalita.)

Dato che i rapporti tra umidità, esposizione microbica e effetti sulla salute non possono essere quantificati con precisione, non ci sono valori guida numerici o soglie che possano essere raccomandati per i livelli accettabili di contaminazione da microrganismi.

Invece, si raccomanda che le problematiche di umidità e muffa siano risolte quando si verificano.

Si dovrebbero risanare perché aumentano il rischio di esposizione a microbi e a prodotti chimici pericolosi.

Edifici ben curati, ben progettati e ben costruiti sono fondamentali per la prevenzione ed il controllo dell’eccesso di umidità e la proliferazione di muffe e microbi, impedendo l’ingresso di acqua liquida o vapore.

La gestione dell’umidità richiede un accurato controllo della temperatura e della ventilazione per evitare l’umidità in eccesso e la condensa sulle superfici e sui materiali.

La ventilazione dovrebbe essere uniforme e si dovrebbe evitare l’aria stagnante.

I proprietari degli edifici sono responsabili di fornire un ambiente di lavoro salubre e abitazioni private privi di umidità in eccesso e di muffe, assicurando una corretta costruzione e manutenzione.

Gli occupanti sono responsabili del corretto uso di acqua, riscaldamento, ventilazione e elettrodomestici in modo corretto per non causare un eccesso di umidità e la crescita di muffe.

L’Umidità interna è influenzata dai tassi di ventilazione.

La ventilazione in genere riduce i livelli di umidità.

Nelle case l’umidità è associata con l’aumento della crescita di microrganismi come muffa e batteri.

Umidità relative superiori a circa il 60% aumentano la proliferazione di muffa e acari della polvere.

I bassi tassi di ventilazione possono così aumentare la prevalenza o l’intensità di allergiche e altri sintomi (Flannigan, Morey, 1996).

Sono stati collegati all’esposizione al fumo di tabacco e ai prodotti del decadimento del radon un aumento dei rischi di cancro ai polmoni, infarto, malattie cardiache e ictus.

Tassi di ventilazione migliori in genere riducono le concentrazioni interne di questi agenti.

Cosa causa Umidità e Condensa e Perché Bisogna Ventilare con Qualsiasi Tempo.

Quando in inverno l’aria esterna ad una temperatura di -8 ° C con il 100% di umidità relativa, viene portata all’interno di un edificio e riscaldata alla temperatura di 20° C l’umidità relativa interna diminuisce del 15%.

Ecco perché, l’aria fredda esterna usata nella ventilazione è efficace per espellere l’umidità di ambienti chiusi.

Quando l’aria ad una temperatura di 15 ° C ed umidità assoluta di 5,5 di acqua in 1 kg di aria secca (corrispondente ad una umidità relativa del 50%) viene riscaldata all’interno fino a 18 ° C, l’umidità relativa diminuisce al 40%.)

Ecco come il riscaldamento può aiutare a prevenire elevata umidità relativa.

Quando l’aria ad una temperatura di 20 ° C e un’umidità relativa del 58% viene raffreddata a 15 ° C, la sua umidità relativa aumenta al 75%; quando la temperatura è scesa a 11 ° C, l’umidità relativa raggiunge il 100%.

L’acqua condensa sulle superfici che si trovano a tali temperature.

Così, quando la temperatura nelle case diminuisce in alcuni punti precisi (ad esempio sui vetri, sulle sezioni non riscaldate della casa o pareti mal isolate), l’umidità relativa aumenta e accelera la crescita microbica.”

—————– fine citazione Linee Guida del OMS ————

Leggi anche Aerare i locali Umidità di Condensa e Muffa in Casa

Muffa in Camera: 5 cose che non ti spiegano bene


  • HAI MUFFA IN CASA?
  • VORRESTI AVERE UN CLIMA IDEALE IN CASA?
  • UMIDITÀ DI CONDENSA?
  • MURI UMIDI?
  • UMIDITÀ DI RISALITA O INFILTRAZIONI CONTRO TERRA?

Smetti di ascoltare i finti esperti di muffe, e i consigli strani su blog per casalinghe o del “cuggino muratore.”

Ti fanno spendere soldi, fare e rifare sempre le stesse cose.


Perché hai Muffa e non l’Umidità ideale in Casa?

  • Ogni casa ha i suoi problemi di clima e umidità.
  • Ogni casa ha la Sua Soluzione.
  • Per trovarla serve un soprallugo tecnico e misurazioni ambientali.

Se hai Umidità in Casa, Muri Umidi e Muffa –  4 cose da fare subito per avere umidità ideale in casa:

  1. Arieggia metodicamente i locali. Per sapere come farlo richiedici la nostra Guida gratuita per arieggiare e riscaldare correttamente. Potrai migliorare verso un’umidità ideale in casa.
  2. Scopri la causa dell’umidità in casa tua con monitoraggi, sopralluogo o diagnostica.
  3. Risolvi la causa trovata.
  4. Le muffe vanno eliminate al più presto e si devono usare pitture minerali, alcaline, traspiranti.

Leggi anche 7 motivi che nessuno ti dice per la muffa e

Come vincere la muffa senza combattere

Cappotto Interno Antimuffa


RICHIEDI UN SOPRALLUOGO CONSULENZA O DIAGNOSTICA OGGI STESSO


Commenti

9 risposte a “Umidità Ideale in Casa, Umidità e Temperatura idela. Occhio alle 3 Bufale”

  1. Avatar Greentech

    Grazie della citazione.

  2. Avatar luigi rizzo
    luigi rizzo

    vi aspetto per un sopralluogo grazie mille

  3. Avatar Rosalia
    Rosalia

    Vorrei ricevere gratuitamente la guida per evitare muffa in casa.grazie

  4. Avatar Greentech

    Buongiorno Si.ra Rosalia,
    abbiamo inviato al suo indirizzo email la guida per evitare condensa e muffa in casa.
    Per qualsiasi domanda o chiarimento non esiti a contattarci direttamente.
    Cordiali saluti

  5. Avatar alessandro
    alessandro

    Buongiorno, scrivo dopo aver letto il vostro interessante articolo sulle condizioni ideali dell’umidità in casa ai fini di evitare condensa e muffa…
    vi chiedo però un consiglio preciso sulla situazione singolare che riguarda la zona in cui io vivo, Padova, dove l’umidità esterna è mediamente durante tutto l’anno dell’80% e spesso, molto spesso anche del 100%..
    il mio dubbio riguarda l’opportunità di arieggiare la casa quando fuori c’è freddo e tassi di umidità così elevati…. mi chiedo se abbia senso, perchè in casa l’umidità è alta, diciamo 75/80% e l’idea di aprire le finestre mi fa pensare ad un aggravio della situazione, per come la interpreto io significherebbe aggiungere umidità ad un ambiente già umido e quindi non darebbe il risultato atteso…. è corretto???
    nella mia condizione 80/100% di umidità all’esterno e all’interno umidita del 80% con temperatura tra i 17-19 gradi cosa potrei fare e in che modo posso arieggiare, se proprio devo??? vi ringrazio fin d’ora, cordiali saluto

  6. Avatar Greentech

    Buongiorno e grazie per averci contattato.

    La sua perplessità è abbastanza comune; è uno dei motivi per cui le persone non arieggiano i locali e si ritrovano con umidità in eccesso in casa e muffa sui muri.
    Sembra controintuitivo che per diminuire l’umidità si debba aprire la finestra quando fuori è brutto tempo, ma “il segreto” è che la percentuale di umidità all’esterno non corrisponde alla stessa percentuale di umidità all’interno.
    Infatti (50% – 60% etc.) viene denominata “umidità relativa”.
    Relativa a cosa? Alla temperatura!
    Quando dicamo che l’umidità è al 50% intendiamo il 50% di cosa?
    Il 50% della quantità totale di umidità (vapore acqueo) che può essere contenuta nell’aria ad una certa temperatura.
    Più è alta la temperatura più umidità può essere contenuta in un volume d’aria.
    Esempio: il 100% di umidità a 0° corrisponde a pochissimi grammi di acqua (4-5) per metro cubo, mentre a 20° corrisponde a circa 18 grammi!
    Aprendo la finestra in inverno l’aria che entra è molto più secca e riscladandosi lo diventa ancora di più e l’umidità relativa si abbassa (in casa). Ovvio che non si può aprire troppo a lungo altrimenti si spreca il riscaldamento. Bastano pochi minuti.
    Esistono tabelle e grafici per tenere sotto controllo il fenomeno e per calcolare il punto di rugiada ad ogni temperatura ed umidità relativa. Il “punto di rugiada” è la temperatura in cui si formerà la condensa.
    Le inviamo per email la nostra guida che spiega come arieggiare e riscaldare i locali correttamente per evitare condensa e muffa.
    Se anche seguendo i consigli della guida l’umidità non diminuisce sarà necessario eseguire dei controllo diagnostici strumentali per determinare la causa dell’eccesso di umidità.
    Cordiali saluti

  7. Avatar Gennaro
    Gennaro

    Salve vorrei avere la vostra guida gratuita per una umidità ottimale in casa. Poi le volevo chiedere avendo una temperatura in inverno in casa a 19.5 senza riscaldamento acceso e una umidità a volte anche del 75% è opportuno accendere il riscaldamento e a che temperatura? Tutto il giorno? Due tre volte al giorno arieggio la casa per 5 minuti e l umidità di assesta intorno al 55/58%

  8. Avatar Greentech

    Buongiorno, le abbiamo inviato la guida per email.
    Se ha la fortuna di avere 19.5° senza accendere il riscaldamento direi che le conviene lasciarlo spento. L’importante è che il riscaldamento sia omogeneo e non 20° in una stanza e 15° in camera da letto. Come vede arieggiando l’umidità diminuisce al 55% e quindi arieggi per pochi minuti più volte al giorno.
    Se non riesce a farlo si possono installare aeratori con recupero del calore che cambiano l’aria e la filtrano senza consumare energia per riscaldare l’aria (usano il calore interno).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *