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Gli Intonaci deumidificanti… deumidificano?

Gli Intonaci deumidificanti… deumidificano?

Questi intonaci vengono usati per risolvere l’umidità di risalita nei muri di casa vecchie o da ristrutturare. A volte anche per le cantine o seminterrati con pareti contro terra.

Riceviamo spesso richieste di diagnostiche dopo che hanno usato “intonaci deumidificanti” ma il problema non è risolto.

Alcuni dei risultati dopo l’utilizzo di intonaco deumidificante:

  • Muri scrostati di nuovo
  • Sali che affiorano o macchie sul muro (causate dai sali)
  • Odore di muffa o cantina.

Gli intonaci deumidificanti esistono?

Per risolvere l’umidità di risalita e i muri scrostati il muratore ti ha consigliato il mitico Rasante Deumidificante,  Il Superasciugotutto, ecobio!

intonaci deumidificanti non funzionano
Applicazione di un intonaco “deumidificante” macroporoso – risultato dopo soli 6 mesi.

Dopo un po’ il muro è di nuovo umido e si scrosta come prima.

In questi casi dire che gli intonaci deumidificanti non funzionano è abbastanza normale.

Definire un intonaco “deumidificante” è ingannevole perché un intonaco non può deumidificare. Senza contare che per intonacare si usa una gran quantità di acqua perciò si potrebbe anche peggiorare la situazione.

Cosa sono gli intonaci deumidificanti.

In Italia la normativa è confusa.

Un produttore può scrivere quello che vuole sulla pubblicità o descrizione di malte e intonaci.

Non è ben chiaro che cosa significhi la parola “intonaco deumidificante” e nemmeno la frase “a base di calce”.

Se dopo pochi mesi l’intonaco “deumidificante” si è già rovinato probabilmente hanno usato prodotti cementizi che di “deumidificante” avevano solo il nome.

Il fatto è che nessun intonaco può “deumidificare un muro umido”.

Se un muro è umido a causa della risalita dal terreno o infiltrazioni, continuerà ad esserlo a meno che non sia interrotta la risalita.

Anche la parola “macroproproso” non significa molto.

“A base calce” non significa “solo di calce idraulica naturale” e fa molta differenza.

Gli esperti di restauro conservativo e le norme relative vietano o scoraggiano l’utilizzo di materiali cementizi e richiedono l’utilizzo di calce idraulica naturale e così basta scrivere “a base calce” “bio” etc anche se c’è una percentuale alta di cemento…

Il nome corretto è intonaci risananti non intonaci deumidificanti.

Dato che gli “intonaci deumidificanti” non esistono, si dovrebbe chiamare ” intonaco risanante” o “intonaco per il restauro” e dovrebbe avere determinate carattersitiche, prima fra tutti non contenere cemento.

Esistono intonaci che contrastano molto più efficacemente l’azione dei sali, dell’umidità di risalita ecc. a causa della loro formulazione.

Non si tratta di intonaci “a base di calce” ma rigorosamente di sola calce idraulica naturale con addittivi nobilitanti, senza ombra di cemento.

Hanno un’efficace azione risanante, sono antisali e resistono molto più a lungo in presenza di umidità di risalita nelle murature.

Fatti “come si facevano una volta” una tecnologia che è iniziata con i Romani e il famoso cemento romano che resiste tuttora.

Questi si potrebbero chiamare intonaci risananti invce che deumidificanti

Hanno un rinzaffo con anti sale e malte con calce idraulica e sabbie speciali, lasciano traspirare l’umidità senza degradarsi subito.

INTONACO DEUMIDIFICANTE: ARTIGIANALE O INDUSTRIALE?

L’intonaco cosiddetto “deumidificante” è un prodotto industriale che contiene dal 5 al il 20% di cemento ed è efficace per l’umidità quanto il dentifricio “anti carie” lo è per la carie.

È come il gelato industriale (buono per carità) rispetto al gelato artigianale. O la spremuta d’arancia rispetto alla mitica Fanta.

Un intonaco di sola calce idraulica naturale, con miscele di additivi pregiati come la pozzolana, polvere di vetro, sabbie silicee, cocciopesto, non è la stessa cosa.

intonaco-deumidificante-risanante-calce-idraulica
Prima fase di risanamento muri umidi con Intonaco calce idraulica naturale senza cemento, nella zona inferiore rinzaffo anti sale alla pozzolana

Cos’è un vero intonaco deumidificante macroporoso o risanante?

Intonaco di calce idrualica naturale Calceforte
Come viene dato un intonaco a base calce idraulica naturale sul muro da restaurare (foto Calceforte)

Un intonaco “traspirante” “macroporoso” che contiene cemento non può essere considerato un vero intonaco deumidificante o risanante.

Si devono usare intonaci di sola calce idraulica naturale (non a base di) e si chiamano di solito intonaci da restauro o risanamento.

“Intonaco Deumidificante” non significa niente però vende bene.

Gli addittivi nobili sono specifici per tipo e quantità di umidità nel muro e presenza di sali.

Gli intonaci risananti vanno stesi in diversi strati o “cicli”. Stratigrafie bene precise.

Alcuni artigiani se li fanno a mano con le giuste proporzioni.

Vanno lasciati asciugare secondo le specifiche tecniche, prima di passare alla fase successiva, strato dopo strato. Richiedono più tempo per la posa, il che non va tanto d’accordo con le imprese edili e i committenti che vogliono tutto e subito e a poco prezzo.

Il primo strato nella parte inferiore del muro soggetta a umidità di risalita è un rinzaffo alla pozzolana anti sale, se necessario si devono estrarre i sali dal muro prima di intonacare.

Infatti ci si deve occupare efficacemente dei sali che sono penetrati nel muro con l’umidità.

Altrimenti riaffioreranno sull’intonaco “macroporoso” anche se di marca famosa.

Per il trattamento completo dei sali ci sono altri articoli come anche per l’umidità di risalita.

Trattamento sali muri mattone
Sistema per il trattamento dei sali, il materiale una volta secco viene rimosso estranedo tutti i sali dalal muratura prima di intonacare!

Questo tipo di intonaci come il cemento osmostico o intonaci epossidici a più componeneti non hanno nessuna intenzione di deumidificare né di lasciar respirare il muro ma all’opposto cercano di “contenere” l’umidità il più possibile all’interno della muratura.

Si utilizzano assieme ad altre tecniche come le resine espandenti e negli interrati dove ci sono pareti controterra.

Il problema è che qualcuno li spalma allegramente sulle pareti a piano terra con umidità di risalita. Abbiamo visto anche qualche lastra di polistirolo a completare l’opera.

In questo casi l’acqua sale più in alto ed esce sopra lo strato di intonaco coprente.

Il motivo per cui un intonaco deumidificante non FUNZIONA.

La ragione principale di solito è che prima del nuovo intonaco non sono stati rimossi o trattati i sali, in secondo luogo non hanno usato un vero intonaco risanante di sola calce idraulica naturale, e c’è qualcosa di ancora più importante:

Un muro asciutto si comporta diversamente da un muro umido.

Su un muro umido, un intonaco macroporoso non darà grandi risultati, mentre su un muro asciutto o deumidificato i risultati saranno molto migliori.

La cosa da fare quindi è interrompere la risalita e deumidificare il muro prima di rifare l’intonaco.

Si può deumidificare con dispositivi di inversione di polarità, microonde, iniezioni di silani.

Poi un ciclo completo di intonaco risanante di sola calce idraulica naturale NHL5, con addittivi appositi.


Risultati diversi con intonaci deumidificanti diversi.

Usando un intonaco e finiture di calce idraulica naturale i risultati si vedono e durano molto più a lungo.

Il comfort interno con l’intonaco di calce è nettamente superiore.

Il profumo dell’intonaco e delle pitture di calce idraulica non ha eguali.

La formazione di muffe è praticamente assente, sono naturalmente ambienti con alto Ph non adatto ai microorganismi.

Non contiene sostanze organiche di cui le muffe si possano cibare.

Un intonaco di calce naturale abbinato alla deumidificazione del muro dall’umidità di risalita dà risultati garantiti e stabili.

Se abbinato alla corretta aerazione dei locali non avrai mai problemi di muffa. La calce idrualica naturale è un terreno anti muffa e anti funghi.

Soluzione dell’Umidità nei Muri e Uso di Intonaci Risananti

La soluzione ideale è deumidificare il muro al punto in cui si possa rifare un intonaco utilizzando solo malte di calce idraulica naturale.

Ci possono essere vari tipi di sali nei muri, bisogna analizzarli per scegliere il giusto intonaco o trattamento anti sale.


Calce naturale e calce sintetica (cemento) non sono la stessa cosa.

Classi calce naturale
Classi della Calce idraulica naturale

La calce idraulica naturale sulle schede tecniche è denominata NHL (Natural Hydraulic Lime).

A seconda della resistenza alla compressione (durezza) che si ottiene dopo 28 giorni dalla stesura si ha la NHL 2 – 3.5 e 5 –

La calce idraulica naturale viene prodotta per cottura di marne o miscele di calcare ed argilla.

lista calcari e marne calce
La composizione delle argille e calcari per produrre la calce naturale.

La calce idraulica naturale dopo che viene stesa sul muro continua ad indurirsi per circa un mese fino ad arrivare a resistenze simili al cemento.

La calce idraulica ha scarse qualità meccaniche.

Viene chiamata Calce Idraulica (sigla HL, Hydraulic Lime).

La calce idraulica (sintetica) si ottiene di solito miscelando cemento Portland con un materiale inerte macinato finemente, generalmente di tipo calcareo.

Le calci idrauliche – denominate HL, in pratica sono cementi di scarsa resistenza, con scarsa durabilità degli interventi di restauro, questi si possono degradare e crepare.

(Tecnicamente si formano dei composti di calcio detti ettringite. Significa che il cemento diventa un minerale che si degrada e crepa.)

Le Calci Idrauliche Naturali sono invece ottenute con la cottura di marne naturali oppure di mescolanze omogenee di pietre calcaree e di materie argillose, con aggiunta di sabbie silicee, pozzolane (petra vulcanica) ecc.

Gli intonaci cementizi, o base cemento sono gli intonaci moderni usati sempre di più a partire dal 19° secolo e ormai sono (purtroppo)  lo standard edilizio.

La rigidità e la scarsa traspirabilità di intonaci cementizi creano nei muri vari problemi (micro fessure, formazione di condensa superficiale e interstiziale).

Il cemento è stato usato purtroppo anche per fare le ristrutturazione di vecchie case e monumenti.

Differenze tra Cemento e Calce Idraulica Naturale

Il cemento trattiene l’acqua assorbita per lungo tempo.

L’intonaco in cemento si asciuga velocemento dopo la posa ma richiede molto più tempo ad asciugarsi dopo che si è inumidito a causa di pioggia o umidità di risalita ecc.

Questo può provocare facilmente fenomeni di muffa all’interno e alghe e muschi all’esterno.

La calce idraulica naturale pur assorbendo l’umidità la rilascia velocemente.

La rigidità dell’intonaco di cemento può causare micro fessurazioni, e degrado per ossidazione e formazioni di minerali che si sgretolano più facilmente del cemento nuovo.

L’acqua e umidità possono penetrare e ghiacciando creare ulteriore degrado.

La calce idraulica naturale ha un’elasticità 30 volte superiore al cemento.

Ha un PH simile a quello del muro (es: del mattone) e quindi non crea correnti elettrochimiche che possono attirare umidità.

Il cemento è meno permeabile al vapore e quindi è più facile che si formi condensa superficiale o interstiziale (la condensa tra i vari strati della muratura e isolanti tipica delle costruzioni moderne.).

L’intonaco cementizio rifinito a gesso peggiora il problema dell’umidità di condensa, dato che il gesso la attira e assorbe.

La calce idraulica naturale ha una permeabilità al vapore notevolmente superiore al cemento.


Perché allora usano tutto questo cemento?

Il cemento è molto più veloce da usare e costa pochissimo.

Si possono dare in una sola mano strati di vari cm, mentre la calce naturale richiede vari passaggi da 1 cm, e richiede più tempo per asciugare prima di poter fare il prossimo strato.

Il cemento permette una realizzazione più rapida in cantiere e da manodopera meno “precisa” e quindi il lavoro costa molto meno.

Gli intonaci di cemento purtroppo sono stati usati per anni anche per restaurare vecchi edifici e monumenti creando notevoli problemi di degrado.

Malte calceforte
Restauro Malte di Calce Naturale – foto Calceforte

Non è più accettato da esperti e restauratori.

L’impiego di intonaci di cemento è la causa dei vari fenomeni “classici” che interessano gli edifici:

  • sulle facciate esposte a piogge, le micro fessure tipiche dell’intonaco cementizio causano infiltrazioni d’acqua che penetrano nel muro sottostante, creando macchie di umidità all’interno.
  • L’umidità rimane all’interno per la scarsa permeabilità del prodotto, con conseguente distacco dell’intonaco o formazione di muffa
  • Muschio e alghe sui muri all’esterno.
  • L’intonaco di cemento tende con il tempo a spaccarsi e quindi non rappresenta nemmeno il miglior supporto per le tinteggiature.

Noi non utilizziamo intonaci che contengono cemento nel risanamento muri umidi.

Usiamo intonaci risananti di sola calce idraulica naturale.

Per proteggere le murature dalla pioggia, spruzzi e umidità all’esterno si possono usare protettivi traspiranti e idro repellenti per impermeabilizzare pareti intere e salvaguardare gli intonaci.

In caso di murature soggette all’umidità di risalita capillare dal terreno suggeriamo di intervenire deumidificando il muro prima di rifare l’intonaco.

Un ottimo metodo non invasivo che non mette a rischio la stabilità delle vecchie murature è usare un  dispositivo per inversione di polarità.

Ogni cantiere va studiato come un caso a sé. Prima si effettuano misurazioni strumentali, termografiche, igrometriche e ponderali e si analizzano i sali e poi si stende un piano d’azione per il risanamento.

Ci sono tipi diversi di umidità e ognuno ha la sua specifica soluzione.

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