FAQ – Umidità in Casa e Muffa –

FAQ Umidità in Casa e Muffa – le principali domande e risposte su umidità in casa, umidità di risalita, muffa sui muri, diagnostiche e risoluzione umidità, infiltrazioni, allagamenti.

Muffa sui muri o in casa

Muffa tossica, muffa killer e muffa cancerogena sono enormi ca@@ate propagandate da chi non conosce le muffe.

Molti le condividono per sentito dire.

Se si tratta di qualche “esperto di muffa” lo scopo è incutere terrore della muffa per venderti soluzioni costose quanto inutili.

O per rifilarti test da ciarlatani per scoprire “che tipo di muffa hai” e se guardacaso hai proprio la muffa tossica!

Alla fine risulta sempre che hai la muffa e la soluzione è acquistare un prodotto brevettato, esclusivo o “segreto”. (Il prezzo è alto ma se paghi oggi si dimezza.)

La muffa non è classificata da nessun organismo medico o scientifico come “tossica”. La pericolosità di una muffa non ha niente a che vedere con il colore. Nessuna muffa è cancerogena.

Tossico significa velenoso. Le muffe che possono crescere “indoor” cioè all’interno di case e luoghi di lavoro sono pochissime e non sono tossiche. Alcune muffe, in particolari condizioni, possono produrre micotossine, sono muffe che vivono all’aperto e tossine che possono contaminare i cibi e niente hanno a che fare con i muri.

La famosa muffa nera Stachiobotris chartarium viene chiamata muffa tossica in america. Si tratta di una muffa nera che vive in ambienti interrati, molto umidi. Si forma dove ci sono stati allagamenti su cartone o cartongesso. In certe condizioni questa muffa nera può produrre micotossine. Non ha niente a che vedere con la muffa che cresce sui muri delle case italiane.

Cosa dice il Ministero della Salute sulla Muffa Tossica

È dimostrato che l’esposizione alle muffe e/o umidità si associa alla maggiore prevalenza di sintomi respiratori, asma e danni funzionali respiratori. In particolare, per quanto riguarda la salute dei bambini, i risultati complessivi di strudi trasversali su bambini di 6-12 anni hanno confermato la relazione positiva tra la muffa visibile (riportata dai conviventi) e la tosse notturna e diurna dei bambini e, nelle famiglie più affollate, la relazione con asma e sensibilizzazione ad allergeni inalanti.

Come si può facilmente notare non dice che la muffa è tossica ma che umidità e muffa, specialmente per bambini, in case affollate si associano ad un’aumento di problemi di tosse, asma etc.

Nessuna muffa è velenosa o causa malattie in persone sane.

Nell’aria ci sono milioni di spore di muffe che inaliamo continuamente senza problemi. Persone fragili, bambini, anziani, immunodepressi, asmatici e allergici possono (possono) avere reazioni negative (anche serie) da alcuni funghi in certe condizioni. Ma tossica significa che velenosa o addirittura mortale anche per chi è sano. E la muffa non fa parte delle sostanze o materiale organico tossico.

La muffa e l’umidità in eccesso non sono salutari. La muffa va rimossa dalle case e ambienti di lavoro. Senz aguardare che tipo è che colore è o se è tossica. Punto.

Allo stesso modo è vitale eliminare la causa dell’umidità in eccesso.

La muffa in casa cresce se c’è umidità in eccesso e scarsa aerazione, nocive a prescindere dalla muffa.

Fare test per “scoprire che tipo di muffa hai in casa” è inutile. L’aria è satura di spore di muffa invisibili. Se piazzi una capsula petri preparata per la crescita delle muffe avrai sempre un test positivo alle muffe, in qualsiasi ambiente!

Non spendere soldi inutilmente in test per scoprire “che tipo di muffa hai” o se hai “la muffa tossica.” Sono truffe o trucchetti per vendere pitture magiche e macchinari costosi.

Diffida di esperti di muffe, dottori della muffa, patologi edili e altri esperti autoproclamati che parlano di test, analisi e muffa tossica. Se almeno fossero dei microbiologi… ma sono ex imbianchini.

Approfondisci articolo completo sul nostro sito

Sito Min Salute su Umidità e Muffe Articolo Completo

Sito Min Salute su Micotossine (dove vedrai che hanno solo a che fare col cibo)

Le normative stabiliscono che l’umidità ideale per la salute umana in ambienti “indoor” (casa e luoghi di lavoro) varia tra il 40% e il 60%.

Con una temperatura di 20° C con + o – un grado di tolleranza.

Per anni i blog “della casa” hanno pubblicato cifre sparate a caso sull’umidità ideale in casa. Blog con milioni di follower servono che solo a acchiappare click per far soldi con la pubblicità.

Dopo la pubblicazione del nostro articolo umidità ideale in casa clicca si stanno uniformando sui valori corretti di 40-60% a 20° – ma non sanno perchè.

La domanda è: perché l’umidità ideale va dal 40 al 60% con una temperatura di 20°?

È stato calcolato che negli ambienti “indoor” il comfort per un corpo umano sano, con vestiti e scarpe adeguati è 20° e 40-60% di umidità.

Non tutti percepiscono calore e umidità allo stesso modo e ci sono anche altri fattori che influiscono sulla percezione personale del comfort. Es: il pavimento, zone del muro (o attorno alle finestre) più fredde creano disagio, come anche il pavimento più freddo.

Così ti fanno venire voglia di “alzare il riscaldamento” superando i valori ideali di temperatura. Il che oltre allo spreco energetico aumenta il rischio di formazione di condensa e muffa perché con temperatura più alta si alza anche il punto di rugiada (condensa).

La muffa può favorire malattie respiratorie o fonte di problemi per persone fragili, allergiche o immuno compromesse.

Per formarsi la muffa ha bisogno di un ambiente umido.

Con umidità relativa superiore al 65% inizia il rischio muffa.

Sul web gli “espertoni” parlano di “muffa da condensa” il che lascia intendere che la muffa si formi in conseguenza alla condensa. Non è assolutamente vero.

La muffa non ha bisogno del 100% di umidità (condensa), è sufficiente il 65% e si forma sicuramente con l’ 80% di umidità.

A dimostrazione di questo, per la determinazione del punto di muffa nelle analisi diagnostiche si fa riferimento alla Norma
UNI EN ISO 13187:2013
che regola la misura, lo studio e le prevenzione di ponti termici critici nelle costruzioni. La norma fissa per la muffa una soglia di verifica di umidità superficiale del 80%.

Oltre a questi motivi su perché l’umidità ideale in casa (in inverno) è 40-60% a 20° – ci sono altre ragioni. Vedi la tabella sottostante (da Corso Universitario Chimica Ambientale e Valutazione del Rischio):

Riassumendo:

  • I batteri prosperano ad umidità inferiori a 30% superiori a 60%
  • I virus fino al 50% e sopra al 70%
  • Le muffe / funghi e gli acari vivono sopra il 60% e con il secco non esistono.
  • Le infezioni respiratorie aumentano sotto il 40% (perché le mucose che ci proteggono si seccano e non funzionano bene).
  • Le allergie diminuiscono nella zona tra 40-60%
  • Le interazioni con inquinanti chimici nell’aria aumentano con l’umidità. (es: formaldeide, etc)

E questo è (quasi) tutto su perché l’umidità ideale in casa (indoor) va da 40% a 60% – approfondisci

Umidità di risalita

Muffa da risalita se ne sente parlare ma è solo un’altra trovata dei mitici esperti di muffa che popolano il web e vogliono venderti qualche soluzione “definitiva”.

In realtà non esiste alcuna muffa da risalita. Risalita di cosa poi? Umidità di risalita capillare dal terreno?

Ok intendono umidità di risalita dal terreno e chiamano muffa lo scrostamento della pittura o intonaco o più probabilmente le barbette bianche che si formano sui muri umidi.

Si tratta di efflorescenze saline. Sali e non muffa.

L’umidità che risale nelle murature può essere causata da vari fenomeni, come la risalita capillare dal terreno, oppure da infiltrazioni o allagamenti.

Quando l’umidità risale nella muratura, successivamente evapora dal muro a causa del meteo, del riscaldamento etc. Dato che l’acqua nel muro e i materiali da costruzione contengono sali, quando l’umidità evapora i sali cristallizzano lasciando delle barbette bianche sul muro. Più o meno come quando evapora l’acqua del bollitore…

I sali espandendosi riescono a rompere gli intonaci ed è così che l’umidità di risalita danneggia le murature. Non è l’umidità ma sono i sali.

Queste barbette salate, sfarinature, e scrostamenti, qualcuno che si proclama esperto di umidità patologo edile e rivendore di rimedi brevettati, fa venire in mente la muffa (perché sono ignoranti) e così la chiamano impropriamente muffa da risalita.

La muffa è un fenomeno completamente diverso dalla risalita e dalle efflorescenze saline nei muri.

La muffa è un organismo, un fungo, una cosa vivente e non ha niente a che vedere con i sali e con l’umidità di risalita. In realtà la muffa odia profondamente il sale che si porta via l’umidità di cui ha bisogno per vivere, quindi non esiste niente di più lontano tra il sale e la muffa.

Insomma ormai hai capito che non esiste nessuna “muffa da risalita” e se qualche “esperto” te ne parla dopo un “sopralluogo gratuito” hai già capito che non è un esperto.

Per approfondire il soggetto leggi l’articolo completo.